La giustizia sportiva ha restituito per il momento i 15 punti di penalizzazione alla Juventus per il caso delle plusvalenze. Cosa succede ora?
La sentenza di ieri della giustizia sportiva ha riportato la Juventus terza in classifica restituendo al club bianconero i 15 punti tolti dalla Figc per il caso delle plusvalenze. Dopo il “rinvio per rideterminazione” alla Federcalcio decretato dal Collegio di Garanzia presso il Coni, il caso ritorna alla Corte di appello federale.
Questi 15 punti però non sono certi perché potrebbero essere nuovamente tolti ai bianconeri. La Corte di appello federale avrà tempi massimo di 45 giorni dato che la fine della stagione 2022/2023 è a poche settimane. I tempi rischiano comunque di allungarsi perché la sentenza potrà essere impugnata di nuovo dalla Juventus per “violazioni di diritto”. Se si prolungherà oltre il 30 giugno la pena sarà scontata dal club nella prossima stagione calcistica.
Confermata la condanna per i dirigenti
In tutto ciò, la Juve deve affrontare un altro processo sportivo, ovvero quello sulle manovre stipendi e rapporti illeciti con agenti. Questo potrebbe slittare anche a fine stagione. Per quanto riguarda le plusvalenze, non è ancora finita. La Juve voleva l’annullamento in toto della sanzione -15 punti che invece non è arrivata. In più, il collegio ha confermato la condanna dei massimi dirigenti sportivi respingendo il ricordo dell’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex ad Maurizio Arrivabene, l’ex ds Fabio Paratici e Federico Cherubini: una nuova penalizzazione della Juventus da parte della Corte di appello federale appare quindi molto probabile.
Mentre accolti i ricorsi dei consiglieri come Pavel Nedved ma la loro valutazione viene rimandata alla Corte d’Appello federale che valuterà il loro reale contributo nelle violazioni.